L’intenzione nelle Costellazioni Familiari Archetipe

L’intenzione e le frasi che utilizziamo nelle costellazioni diventano magiche quando passano e vibrano nel cuore. Così connessi con il cuore alla Vita disegnamo con l’anima un nuovo destino.

La parola intenzione deriva dal vocabolo latino intendere e significa “tendere verso, mirare a“. Si tratta di un movimento, quando l’intenzione è quella del cuore, che coinvolge l’intero essere e muove dal qui e ora verso il futuro.

Quando l’intenzione è del cuore, nel pronunciarla accade qualcosa nel nostro corpo. Un’accelerazione dei battiti, una sensazione di vuoto nel pancia o un brivido che scorre, un nodo alla gola molte volte. Allora quella è proprio la nostra intenzione.

Altrimenti è la mente che produce intenzioni, mentali appunto, che spesso non sono le nostre, ma quelle che la coscienza del clan si aspetta da noi, in base ai patti formulati inconsciamente.

La coscienza di Luce si attiva quando l’intenzione è quella del nostro cuore e del nostro reale e naturale perché in questa esistenza. Allora riesco a vedere ciò che la bloccava, possiamo riconoscere e integrare le parti, con lo scopo di renderla forte e luminosa. Così potremo, connessi con il cuore alla Vita, disegnare con l’anima un nuovo destino. Non c’è destino che non può essere trasformato là dove c’è un cuore che non esclude nessuno o che, almeno, non ha l’intenzione di farlo.

Con il lavoro della messa in scena delle costellazioni familiari e la scelta dei rappresentati, si può fare un’ esperienza corporeo-emotiva, nell’attivare un cambio di tendenza.

Alla base del lavoro delle costellazioni esiste una grossa intenzione, che muove il lavoro del facilitatore, ovvero, costruire la pace nel cuore per realizzare un mondo di pace.

È per questo che il facilitatore, quando è connesso a questa grossa intenzione e mosso dal desiderio di portare la pace nel cuore, riesce a cogliere
l’amore disordinato, quel non vissuto dal proprio posto ma occupando quello di un altro in quanto irretiti ad un altro destino. Integrare gli esclusi e prendere il proprio posto è una grande passo interno che compiamo verso la pace.

L’intenzione e le frasi che utilizziamo nelle costellazioni per sciogliere e riappacificarci diventano magiche quando passano e vibrano nel cuore. Le parole riescono a sciogliere colpe poiché finalmente comprendiamo che non sono mai state nostre. Riescono a farci sentire finalmente visti. Le parole magiche integrano e danno un posto reale nel cuore.

Nel lavoro delle Costellazioni Familiari Archetipe la formulazione di una buona intenzione del cuore quindi ha un ruolo centrale e decisivo, così come il feedback del rappresentante dell’intenzione . La forza della prima muove l’intera costellazione verso la luce, il sentire del rappresentante è determinante per la realizzazione. Va bene quando il rappresentante dell’intenzione si sente forte e radicato, vibrante nel cuore. Va bene quando chi ha chiesto il lavoro si sente in pace con la sua intenzione forte vicina.

Quando c’è un forte intenzione tutto il corpo ne viene coinvolto, il Cuore Imperatore irradia ogni corpo energetico e li muove verso la realizzazione ovvero un cambio di tendenza.
Anche il colloquio, prima di iniziare il lavoro, ha nelle Costellazioni Archetipe un’importanza cruciale. In quell’ascolto pulito dall’assenza di giudizio e mosso dal desiderio di portare pace nel cuore, il facilitatore cerca di sostenere l’altro nell’arrivare all’intenzione del suo cuore, questo significa anche chiedersi da chi e quando non si è sentito amato? Oppure, quanti anni ha questo bambino interiore ferito? Qual’è il suo posto ?

È un dolore che blocca la pace, un dolore che va integrato per stare in pace.

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