Dal Kintsugi alla Poesia

Immagini, audio, parole. Testo e voce di Luca Tosches. Il linguaggio poetico per dialogare con l’anima essenziale. Sostengo che se nei hai voglia, vale la pena ascoltarlo, guardarlo e lasciare entrare le parole e il suono che le accompagna. Qualcosa si metterà in movimento da dentro. E se vorrai condividere con noi il tuo sentire, su come vorrai muovere la tua di Vita Fino a che vivrai, ad esempio, ecco a noi farà piacere leggerlo.

Credo nella forza della linguaggio poetico in quanto espressione di un atto creativo, e credo nel suo canale speciale di comunicazione con l’anima.
Questa mattina partendo dalla metafora di questa antica arte giapponese, il Kintsugi per l’appunto, dove ferite e cicatrici vengono valorizzate con l’oro, e questa poesia poi, “Fino a che vivrò “, scritta anni fa e che oggi è emersa con forza dalla memoria di ciò che era già stato creato, che ho deciso di manifestarmi attraverso questo lavoro di voce e immagini. 

Il cuore del desiderio era mettere in circolo, seminare nel terreno della Vita le cause della manifestazione per me e per gli altri.
Andiamo bene così come siamo, non c’è nulla da attendere per essere, occorre agire e mettere a disposizione del flusso creativo senza aspettative e senza giudizio. Quando mettiamo a disposizione le informazioni e gli atti creativi,  tutto fa ritorno e torna a nutrici partendo dall’eco che riusciamo con amore a creare.

Creiamo ponti di connessione cuore a cuore, non facciamoci isolare dalle paure dell’ego, mettiamo in circolo decidendo di manifestarci. Il grande lavoro delle costellazioni familiari archetipe verte proprio su questo, sul liberarci dai patti malsani o dalle trappole attivate  dal clan di appartenenza, per esprimere finalmente il nostro reale perché in questa esistenza.

Lo scopo di qualsiasi atto creativo-terapeutico, all’interno del contesto delle Costellazioni Famigliari Archetipe, è attivare prima di tutto i processi empowerment, ovvero restituire alla persona il senso della propria potenzialità intrinseca e delle sue mille possibilità, e fare in modo tale di andare al di là di quella coazione a ripetere che l’ambiente e la famiglia impongono pur di mantenere viva l’appartenenza. Gli atti psico-poetici o atti-psicomagici, hanno proprio lo scopo di aiutarci a creare un nuovo sentiero in cui la Vita può esprimersi, andando oltre la zona di confort delle tendenze karmiche che ci condizionano imbrigliandoci nella dinamica della ripetizione.

La poesia, sia creata che ascoltata,  può arrivare a manifestare nuovi spazi di coscienza dentro di noi, allontanandoci dal mentale e avvicinandoci al cuore.

Ti auguro una buona compagnia  e che possa anche farti bene ascoltarlo. Se avrai voglia di condividere il tuo potrà solo che farmi piacere e muovermi gioia.

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